FUTURISMO 1909-2009 - VELOCITA'+ARTE+AZIONE

MILANO PALAZZO REALE, 6 FEBBRAIO - 7 GIUGNO 2009

 

3. Gli anni Dieci e il Dinamismo plastico

Con il tema del “dinamismo” si introduce nell’arte quello che viene inteso come il nuovo valore assoluto della modernità. Non più un’arte statica, estranea al flusso del reale, ma un’arte capace di incorporare in sé la vita in quanto pulsione vitale. Questi anni, illustrati in mostra da un centinaio di preziose opere giunte da importanti raccolte pubbliche e private, rappresentano la fase più sperimentale del Futurismo, caratterizzata da un acceso dibattito, nel quale a fianco dei “padri fondatori” si accompagnano le idee delle generazioni più giovani o di compagni della prima ora (Depero, Prampolini, Sironi, Funi, Soffici), che portano linfa nuova al movimento e che, spesso in modo decisamente autonomo, danno un apporto significativo alle ricerche futuriste.

GIACOMO BALLA, I ritmi dell'archetto (La mano del violinista), 1912
Olio su tela; 52x75 cm; cornice eseguita dall'artista, sagomata in forma triangolare
Londra, Estorick Collection

© Estorick Collection, London, UK / The Bridgeman Art Library

 

LUIGI RUSSOLO, I lampi, 1910
Olio su tela; 102x102 cm
Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, © Foto Giuseppe Schiavinotto, Roma

 

CARLO CARRA', Il cavaliere rosso, 1913
Tempera e inchiostro su carta intelata; 26x36 cm
Milano, Civiche Raccolte d’Arte, Museo del Novecento, Collezione Jucker, © Comune di Milano - tutti i diritti di legge riservati