FUTURISMO 1909-2009 - VELOCITA'+ARTE+AZIONE
MILANO PALAZZO REALE, 6 FEBBRAIO - 7 GIUGNO 2009

7. Architettura

I principi di una “città nuova”, costruita sfruttando le potenzialità dei nuovi materiali: “cemento armato, ferro, vetro, cartone, fibra tessile e tutto ciò che può essere sostituito al legno, alla pietra, al mattone” vengono esposti da Antonio Sant’Elia nel Manifesto tecnico dell’architettura futurista (1914). Le sue strutture urbane complesse, attraversate da flussi in costante movimento, presentano percorsi su livelli diversi per i pedoni, per i tram e per le auto, prefigurando soluzioni radicalmente innovative.
Virgilio Marchi elabora invece progetti ispirati a un nuovo monumentalismo e a un’architettura di segno “scultoreo”.

VIRGILIO MARCHI, Edificio visto da un aeroplano virante, 1919
Tempera su carta intelata; 130x145 cm
Lugano, collezione privata

 

ANTONIO SANT'ELIA, La città nuova, casa a gradinata su più piani, 1914
Matita e inchiostro colorato su carta; 27,5x11,5 cm
Collezione privata

 

VIRGILIO MARCHI, Città, 1919 ca.
Inchiostro e acquerello su carta; 75,5x50 cm
Collezione privata, courtesy Galleria Fonte d’Abisso, Milano